159.

V Římě, 23. dubna 1611.



Státní sekretář kurie nunciovi biskupu Sarzanskému: Obává se českého sněmu a zatčení císařských služebníků; nuncius má opatrně pomáhati Welserovi; dává pokyny o breve pro císaře, o chování se k Matyášovi a společném postupu se Zúňigou.

Archiv Vatikánský: Nunziatura di Germania 23, fol. 338.

Dovendo, come V. Sia ci significa, seguire la dieta generale delli stati già intimati, si potrà comprendere più apertamente dalle risolutioni che si faranno in essa, il fine a che si procuri di far terminar questi moti. Ľ haver cominciato a far prigioni i ministri imperiali senza ordine ne scienza del ľ imperatore susciterà in molti varii pensieri et discorsi. Se V. Sia potrà aiutar il Velser senza dare disgusto ad alcuno, piacerà, che lo faccia. Il breve che non haveva potuto ancora presentare ali imperatore, sarà caro che ¾ habbia poi presentato.

Col re Matthias si governi nel modo ultimamente scritto quanto al negotio del ľ elettione del re de Romani, e mostri maggior prontezza dove vedrà che sieno più vive le speranze [V listě státního sekretáře z téhož data poslaném biskupovi Melfskému (arch. Vat.: XXI. 19, fol. 303 - 304) dává se nunciovi tento pokyn, jak se má chovati ke králi Matyášovi: "Però dice Nostro Signore, che V. Sia et il vescovo di Sarzana caminando unitamente per il medesimo sentiero riavranno da fare tutto quello che potranno per servitio della religione cattolica e per la pace fra essi fratelli, e che nel resto si pigli conseguo dal tempo e dallo stato delle cose, le quali inclinando a favore del Matthias, come si crede che faranno, bisognerà in tal caso mostrarsi favorevole verso ci lui, che conseguendo quel che pretende, ne habbia da riconoscere qualche parte da S. S, la quale desidera non dimeno, che si proceda con ogni buon termine anco verso ľ imperatore. Siano dunque uniti fra loro e s intendino con Don Baldissaro (sic) come altre volte è stato scritto."], ma in materie tanto gravi è sempre necessaria la circonspettione et matureranno però molto bene insieme le deliberationi loro, V. Sia et monsignor di Melfi, intendendosi con Don Baldassar di Zúňiga, conforme a quello che giudicheranno ispediente, e Dio la conservi.

Di Roma li 23 ď Aprile 1611.




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