114.

V Praze, 12. září 1605.



Nuncius Ferreri státnímu sekretáři papežskému kardinálovi Scipionu Borghese [Scipio Caffarelli Borghese, nepos papeže Pavla V., od něhož byl 18. července 1605 jmenován kardinálem, převzal koncem měsíce srpna správu státního sekretářství papežského po kardinálu Erminiovi Valentim. Počínaje dnem 5. září 1605 jsou jemu adresovány relace posílané Pražským nunciem do Říma.]: o svoleních českého sněmu na válku v Uhřích; o válečných poměrech tamtéž.

Orig. v arch. Vatik.: Borgh. II. 167, list 11. Na rubu jinou rukou připsáno: "Risposta il 1. ď Ottobre 1605."

Illmo etc. - La dieta di Boemia è finita del tutto; essendosi ributtate quasi tutte le propositioni, si è risoluto, che si rivochino li soldati mandati dal regno, et si facia un reggimento di Tedeschi a nome del sudetto regno per tre mesi, inoltre che si assoldino di nuovo li 1500 cavalli già scritti per altrettanto tempo con una restrittiva circa il soccorrere le piazze o uscire dei confini di Moravia, che siano obligati a uscire ogni volta, che le frontiere di Moravia restino sicure [Viz č. 112.] il che non succederà mai; e però si dogliono i ministri del ¾ imperatore delle risolutioni di questi officiali del regno, [Nuncius tu má patrně na mysli rozhodnuti nejv. úředníků českých, že vojsko české hotovosti nemá táhnouti z Moravy do Uher, pokud Morava je ohrožena od nepřátel. Císař totiž listem z 5. září nařizoval nejv. generálovi Adamovi ze Šternberka, aby táhl na pomoc Ostřihomu a Ujváru, ale Adam ze Šternberka neuposlechl, vymlouvaje se hlavně tím, že dosud hrozí nebezpečí Moravě. Současně se jednalo o té věci s nejv. úředníky, kteří však zaujímali podobně stanovisko jako Adam ze Šternberka.] perche, mentre la Boemia non vorrà aiutare il campo del¾ Ungaria Inferiore, né 1 esercito può difenderli, né essi sono atti a diffendersi quando ľ inimico li venga a trovare, sopra di che mi sono adoprato quanto ho potuto, perche si camini di concerto, ma indarno, come per altra parte vedrà.

È maraviglia, come non vengano ogni giorno corrieri, stando già ¾ inimico sotto le piazze del ľ imperatore, il che qui fa maggiormente adormentare quelli che devono provedere.

Di Comutovia non è successo altro, né del ¾ opignoratione di quei monasterii in Morauia [O Chomutově viz č. 106. Zmínku o zástavě kterýchsi klášterů na Moravě objasňují tato slova relace nunciovy z 5. září 1605 (Orig. v arch. Vatik.: Borgh. 11. 167, list 2): "Ho anche fatto officio con questi consiglieri segreti, perche disuadano a S. Mtà. il consiglio che li vien dato di fare obligare tre monasterii per prendere cento milla talleri in prestito, poiché dovrebbe bastare, che gli ecclesiastici pagano tanto quanto i secolari, senza gravarli niente di più. Alcuni di loro m hanno detto, che questo consiglio ¾ habbi dato il signor cardinale Dietrichstain et il signor Carlo Lietichstain capitano di Moravia, ma del signor cardinale stento a crederlo." Ve zprávě z 26. září 1605 (Orig. tamtéž, list 23) podává nuncius toto podrobnější vysvětlení: "Intanto si è scoperto, che pur troppo è vero, che il Lietichstain è stato il consultore di fare impegnare alcuni monasterii per 80 milla fiorini, poiché, mentre si è trattato di far uscire il reggimento del colonello Altan di Moravia, il colonello ha detto, che non può uscire senza ¾ assicuratone della paga del primo trimestre, del quale non ha se non il primo mese, ma che si contentarà della parola del signor Carlo; il signor Carlo la promette, purché li sia data dal ¾ officiali del regno; li officiali del regno la promettono, purché la dia a loro S. Mtà.; S. Mtà. poi impegna questi monasterii, i beni dei quali fra due mesi bisognerebbe poi vendere per la somma di 80 milla fiorini, che importano le due mesate. Poteva il Lietichstain chieder alla prima ľassicuratione dei monasterii, ma per mostrare di non sapere cosa alcuna, ha preso questo circuito, et perche paia, che sia S. Mtà, che ¾habbia havuto da se questo pensiero; ma il negotio è tanto scoperto, chegli sintende col presidente della camera Boema [Štěpán Jiří ze Šternberka], che non lo può più negare, ne passa senza mia suspitione, che il detto Lietichstain habbia poi mira di pigliar per se i beni di quei monasterii." K zástavě statků klášterních pak nedošlo hlavně přičiněním nunciovým a přispěním nejv. kancléře Zdeňka z Lobkovic a Viléma Slavaty, kteří nabídli své statky jako záruku za oněch 80 tisíc tolarů. (Viz zprávu nunciovu z 3. října v témž svazku archivu Vatikánského).] etc.

Di Praga alli 12 di Settembre 1605.

 

Giovanni Stefano Ferrero

 

vescovo di Vercelli.



[M. pr.:] È arrivato hoggi il corriere di Vienna che porta nuova della resa di Vicegrado in doi giorni; è un ma ¾ essempio alle due piazze asssediate. [Myslí se Ostřihom a Ujvár. O prvém viz úvod, o druhém č. 96.] Si vocifera, che Varadino ancor sia reso, se fosse vero, tutta Ungaria Superiore e Transilvania sono perse affato, e se succede male delle due assediate, stiamo a malissimi partiti, né con doi anni o tre di guerra le ricuperaremo, che vuoi dire X o XII millioni di fiorini di spesa, però di Varadino S. Altezza non lo scrive. [Ve zprávě psané kard. Borghese 19. září 1605 (Orig. v arch. Vatik:. Borgh. II. 167, list 20) psal o tom nuncius znova: "Intendo, che ci ha nuova certa della perdita di Varadino per via di Polonia, se bene non si publica; se cosi è, la ricuperatione della Transilvania et di quella parte del ¾ Ungaria Superiore, che non era in man del Turco, sì può tenere per disperata, se non si consuma tutto un anno a questa impresa sola". "S. Altezza" jest arcikníže Matyáš.]




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