80.

V Praze, 8. června 1605.



Nuncius Ferreri nejv. kancléři Zdeňkovi z Lobkovic: aby se vzepřel žádosti Husitů za ustanovení nového administrátora nebo aspoň je donutil zreformovati konsistoř a podrobiti se arcibiskupovi.

Opis souč. v arch. Vatik.: Borgh. II. 152, list 16. Na rubu připsáno: "Poliza scritta dal nuntio di Praga al grancancelliere di Bohemia per la materia del ľ amministratore degli Hussiti". Že list ten byl určen také ostatním nejv. úředníkům král. Českého, svědči zpráva nunciova z 10. června [č. 85].

Illustrissimo Signor mio osservandissimo. - Intendo, che questa matina gli Hussiti faranno instanza, che sia dato loro un administratore dalla dieta di questo regno, [Srov. č. 75; podrobnější výklad o věci viz v úvodě.] et perche quesť offitio non è necessario, mentre vi è ¾arcivescovo, ricorro alla pietà di V. Sgria. Illma con pregarla instantemente a non voler permettere, che si faccia altra provisione; ma quando dal maggior numero fossero astretti per necessità a ta¾attione, la prego di due cose: ľuna, che si diferisca la deputatione a unaltro giorno per sciegliere il migliore, poiché mi viene presupposto, che fra essi Hussiti ve ne siano alcuni che credono tutti i sacramenti della chiesa, che non sono maritati e saccostano più al catholicismo di quello eh essi propongono; ¾ altra, che nelľatto della deputatione restino serviti le Sgrie. V. Illme. di obligare gli Hussiti alla riforma del loro consistoro et al ľ ubedienza di monsignor arcivescovo, al quale niúna lunga consuetudine in contrario può havere pregiudicato la sua giurisdittione ecclesiastica, con che si levarà lo scandalo che si prende dal vedere, che la giurisdittione ecclesiastica sia quasi tutta in mano desecolari; al qual proposito non lasciarò di dire, che ¾ altro giorno io lessi un commandamento del signor presidente della camera [Štěpán Jiří ze Šternberka.] fatto a un prete di dovere sepelire gli heretici col rito istesso, come faceva i cattolici. [K tomu na okraji připsáno patrně stát. sekretářem papežským: "Questo paiticolare del rito è intollerabille, veda di far rivocare questo precetto."] Veda V. Sgria. Illma., a che termine sarriva di metter mano sino nelle sepolture. E se le Sgrie. V. Illme. e i zelanti cattolici non vi rimediano, non dubito, che in cambio di placare ľ ira di dio benedetto in così grandi calamità, non sirriti maggiormente. Però massicuro, che V. Sgria. Illma. sadoprarà in modo in questo atto di pietà et di religione così principale, che meriterà quel premio che Dio suoi dare ai buoni e zelanti come lei, e li bascio la mano. - Di casa li 8 di Giugno 1605.




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