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V Praze, 6. června 1605.



Nuncius Ferrea státnímu sekretáři papežskému kard. Valenti: o dvoumilionové půjčce nabízené císaři monsignorem Marchesi; o osobnosti tohoto monsignora; o jednání na sněmu stran nových pomocí válečných; o návratu kard. Dietrichštejna z Říma a řádění nepřátel na Moravě.

Orig. v arch. Vatik.: Borgh. II. 152, list 11. Na rubu jinou rukou: "Risposta 25 Giugno 1605".

Illmo. etc. - Nella dieta di questo regno S. Mtà. ha fatto la propositione che V. Sgria. Illma. vedrà, [Latinský výtah z proposice, jenž byl k této zprávě přiložen, jest v témž svazku archivu Vatikánského, jako zpráva sama.] nella quale è occorso un errore che io ho dubitato che si fosse commesso nel tradurla dal Bohémo, ma in somma trovo, che è stato nella propositione. ¼ errore è questo. Monsignor Marcello Marchesi propose alcuni mesi sono a questi ministri, che haverebbe fatto prestare a S. Mtà. ï Italia due millioni a nove per cento con estintione della sorte principale in 25 anni; non gli hanno mai dato orecchia, perche tutto il giorno sta su questi consigli e discorsi di guerra, onde questi ministri ne restano satii. In queste necessità ha riproposto il partito consigliando S. Mtà. a dimandare al regno la metà de g¾interessi che viene a essere 90 mila scudi per un millione, così chi ha distesa la propositione ha inteso, che li 90 mila scudi sieno per tutti due i millioni, però ne chiede la metà al regno che sono 45.000. Ma in qualsivoglia modo che ¾ imperatore possa havere questi 45.000 dal regno, havrà guadagnato, che li potrà impegnare, quando bene poi il sudetto monsignore non li facesse fare quel partito. [O této půjčce dvoumilionové, kterou monsignor Marchesi toliko prostředkoval, viz str. 228 pozn. 3; srov č. 71 odst. 4, č. 74., č. 83 odst. 4 a č. 79.]

E già che sono in questo proposito, dirò, che detto monsignor Marcello havendo pretesa un abbatia che poi fu data a un figliuolo del ľ aiutante di camera favorito di S. Mtà. [Týká se známého komorníka Filipa Langa.] egli straparlò in maniera di quello aiutante, unendosi con i suoi nemici, che quello fece le sue querele ali imperatore, il quale mi mandò a far sapere, che haverebbe piacere, eh io comandassi a detto monsignore di andarsene alla sua chiesa, [Monsignor Marchesi byl biskupem v Senji (it. Segna) v Charvatsku; srov. č. 79.] havendo fatto dire a lui stesso due mesi prima, che si astenesse di andare nel ľ anticamera. Monsignore si è aiutato grandemente per via del secretario Baruitio et ha procurato al tempo di papa Leone [Lev XI. byl papežem necelý měsíc (od 1. do 27. dubna 1605).] di far sapere a S. Mtà., che S. Sta. non era punto bene inclinata alla casa ď Austria, e però vi voleva gran destrezza a guadagnarlo al che si essibiva egli pronto. Ľ ambasciatore di Spagna [Známý Guillen a San Clemente, vyslanec krále Španělského při dvoře císařském v l. 1581 - 1608.] et il Baruitio istesso et quelli che amano il marchese di Castiglione, [O markýzovi z Castillionu viz č. 39.] non hanno punto caro, che venga a Roma, perche temono, che, ancorché S. Mtà. non li commettesse niente, non lasciarebbe di scrivere et consigliare, come ha fatto nel negotio della guerra, havendo sempre publicato, che S. Mtà. li comandava hora di dar parere, hora ï andare alla guerra, il che non s imaginò mai S. Mtà., nonché ¾ habbia fatto. Nella venuta di questi Serenissimi [O sjezdu arciknížat rakouských v Praze v květnu 1605 viz v úvodě.] gli ha tentati uno per uno, perche alcuno di loro lo proponesse a S. Mtà. per atto a venire a Roma a chiedere gli aiuti dandoli ad intendere, che se costì si vuole, ben si può trovar modo, e cose simili che non fanno punto servitio alla causa ecclesiastica, per la quale mette conto di mostrare che nel dare si eccedono le forze; di modo che parte non ha caro che stia qui, parte che non venga a Roma, et egli non ha punto voglia di andare alla chiesa, con che darebbe sodisfattione a tutti et alla sua conscienza. [Nuncius psal již 2. května do Říma o záležitosti monsignora Marchesi, a šifrovaným dopisem z 28. května (opis v arch. Vatik.: Borgh. II. 157, fol. 2) bylo mu jménem papežovým dáno v odpověď, "che quesť huomo per la qualità sua starebbe meglio senza dubio alcuno fuori di cotesta corte, perche vinto dalla stravaganza de suoi concetti da nel ľ imprudenza et ben spesso nuoce alle cose publiche; V. Sgria. procuri, che vadi alla sua residenza, alla quale è obligato."]

Ľ intentione di S. Mtà. circa la propositione delia dieta si riduce a desiderare, che il regno paghi li 2000 cavalli che ha in campagna, e gli assoldi anche per 1 avvenire, poiché le sette mesate che il regno è solito a pagare, sono state spese da S. Mtà. in servitio di tutto ¾ essercito, quando uscì in campagna, e però di qui dipende 1 accommodamento della cavalleria, essendosi accordata ¾ infanteria in otto paghe; il medesimo si sperava della cavalleria; ma mancando per ľ intiero pagamento della fantaria 130.000 fiorini et avanzandone la cavalleria sola 800.000, non so, se da questo regno si potrà cavar tanto e così prontamente, che non si cada in quei disordini che si temono; e questi ministri pare, che non si curino molto, che la cavalleria si ammutini, ma quando la vedranno qui a Praga con quei disordini che sìfatte cose sogliono apportare seco, lo crederanno per un altra volta, e ¾ essempio di Fiandra dovrebbe amaestrar ogniuno.

Il signor cardinal Diactristain fece domandare a S. Mtà. per mezzo di questo ambasciatore cattolico, se nel ritorno di Roma si contentava, che arrivasse a Praga. V ambasciatore ha fatto far i uffitio e ľ imperatore se n è contentato, onde li fu mandata lettera a Ispruch, né s intendendo altro, si crede, che sia andato giù per il Danubio; [V jiné zprávě z téhož dne (orig. v arch. Matik: Borgh. II. 152, list 12) oznamuje nuncius: "Hor hora al ľ improviso è arrivato qua il signor cardinale Diactristain che sono subito andato a visitare".] per qualsivoglia strada trovarà S. Sgria. Illma. i ribelli vicino a casa, riferendo il fratello del grancancelliero di questo regno, [Ladislav mladší z Lobkovic na Holešově, jenž držel četné statky na Moravě (+ 1621).] che li ribelli e Tartari mettono a fuoco e sangue tutto quello che possono, havendo abbrugiato in Morauia a un solo signore di Liechestain [Týká se zem. hejtmana Karla z Lichtenštejna.] 22 tra ville e luoghi, e si sono avvicinati con una scorreria 26 leghe di qua con abbrugiare ogni cosa. Supplico etc. - Da Praga alli 6 di Giugno 1605.

 

Giovanni Stefano Ferrero

 

vescovo di Vercelli.



 




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