592.

V Praze, 4.dubna 1611.






 

[Roncanti] vévodovi Parmskému : Hegenmüller byl zatčen na hradě Turnern a převezen na staroměstskou radnici; dům jeho je střežen, aby se nemohly odnésti spisy; Weiser byl vsazen na novoměstskou radnici, Hannewald na Staré město do soukromého domu ; císař poslal Haranta a Černína s protestem k stavům, kteří slíbili odpověď po svátcích; také Zúňiga, Leuchtenberk a Mollart žádali za vydání zatčených ; též Barvicius byl v nebezpečí a Slavata s Martinkem jsou v nejistotě; sněm byl svolán na 11. duben a jistě prý se stavům podaří příměti císaře k dobrovolnému odstoupeni koruny; Slezané prý diteli již několikrát penězi získati si účastenství při volbě a korunování krále a nepovolí-li jim nyní Čechové, nepřidají se k nim ; Casiiglione, poslaný arciknížetem Leopoldem, se musil vrátiti; stavové zadrželi kurýra poslaného do Flander.

 

Orig. ve státním archivu v Neapoli: Carte arnesiane 129, fase. 8; a tergo adresa vévodovi Placenskému a Parmskému.

Serenissimo prencipe .... II signor Engmillr, [T. j. Hegenmüller] consigliero di S. M ces., qual credevo che fosse con l' arciduca Leopoldo, perché così mi era stato riferto, ma non tentava di comparire, la settimana passata fu fatto priggione per li stati de Boemia dal conte della Torre, generale di quella fattione, tolto in castello et in casa di S. M fuori delle stanze dil predicatore nel duomo di castello et fu condotto a basso, passando l' aqua sopra una barca senza capello, senza spada et senza mantello, a piedi in Terra Vecchia nel rotaus, et apena gli lasciorno mettere le scarpe; di più mantengono dodeci moschettieri alla guarda della casa della sua solita habitatione, dicesi per obviare, che le scritture non suno levate, come lettere, perché le vorano vedere et sapere anco i secreti per tal via. Il signor Beizer,[T. j. Weiser] consigliero della camera, ancor lui e stato condotto priggione nel rotaus di Terra Nuova. Il signor Annibale, [T. j. Hannewald.] consigliero segreto et segretario, mercore mattina fu fatto priggione in casa sua, mentre era a tavola, ove si ritrovo presente il residente depa republica di Luca, dal capitano Miller, et a pepa gli fu dato tempo di mettersi la spada et il mantello, et fu condotto in Terra Vecchia nella casa ťDelli tre alfieriŤ per insegna. Et la sera istessa S. M ces. mandö li signori Arante et Chernini, [T. j. Harant a Černín.] suoi camerieri, alli stati et gli iecce napere, che quelli priggioni erano suoi servitori, pero li dovessero mettere in libertá, et quando habbino opinione, che slino colpevoli in qualche cosa, li debbano querelare nanti S. M qual non gli mancarä di aministrar la giutitia. Et li stati risposero, che doppo le feste haveriano dato risposta a S. Mtá. Si dice anco, che sabato prossimo il signor ambasciator di Spagna, il prencipe lantgravio [Leuchtenberk.] et il signor Ernesto Molarti furo alli stati per il medesimo ufiicio di ottener la relassacione, ma non so, che risposta hebbero; so bene, che stano ancora in priggione. Si dice anco, che il signor Barvitio ha corso pericolo, qual si era ritirato a dormire in casa di Anz von Ak, [T. j. Hans van Aachen, komorník a dvorní malíř Rudolfa II.) pittor di camera di S. M, ma lo visitai heri in casa sua solita.... Il signor Slavata, baron boemo e cameriero di S. M ces., et il signor Misanschi, (T. j. Martinic (Smečanský).] baron boemo e luocotenente dil marescial dil regno, stano molto dubiosi, per quanto si dice, di esser fatti priggioni delli stati.

E stata promulgata di consenso di S. Mt cesarea et sottoscritta et attacata a luochi ordinarü una dieta boemica per lunedi che viene, che serano li 11 dil presente, ove si tiene per ceno, che li Boemi habbino da operar, che S. M ces. spontaneamente cedi la corona di Boemia di presente al ré Mattias, et loro lo vogliono incoronarlo. Si dice,.... [V další vynechané části píše o pověstech, že u dvora se čeká příjezd arciknížat Maxmiliana, Alberta a Ferdinanda a že král poslal z Lince do Pasova vojsko, kam prý však přitáhl Leopold.] che li Slesiti piu volte habbino tentato con molte migli[a]ja de scudi, se bene erano confederati con Boemi, di haver parte nella nominatione et coronatione dil ré de Boemi, ma non I' hanno potuto havere; hora, se li Boemi li concederano la gratia, sequirano la parte et fattione sua nella guerra, altrimente farano quello che gli parera, et che S. M ces. si bene sicura et si fida assai di questi Slesiti et non so per che causa.... [Dále vypravuje, že přijel do Prahy k Zúňigovi Manfrino Castiglione, šlechtic milánský, poslaný Leopoldem, aby jednal s králem, že však na radu Zúňigovu, aby raději co nejdřív odejel, jsa osoba Čechům podezřelá a nepřátelská, s týmiž slovami se vrátil "altrimente era facilissima cosa, che li Bohemi gli facessero una solenne burla; na cestě prý přišel do úzkých, ale spasil se.]

II ré Mattias usci di casa heri mattina a messa a samo Giacomo. Hlen notte fu trattenato di Boemi il corriero che andava in Fiandra, et si crede, che vorano vedere quello che si scrive in quelle parti.... [Na konci vypravuje známé věci o plukovnících, kteří nechtěli přísahati s pominutím císaře a byli zbaveni velení. Uvádí mezi nimi též Štěpána Caretta di Millesimo, velitele setniny jízdy. Stalo se to prý, doppomolo discorsi, perche volontieri haveriano trattenuto queste genti e particularmente i capitani. - Giacomo Aragona Appiano píše z Prahy 4. dubna (Garte Farnesiane 129, fasc. 9 v státn. archivu v Neapoli) o této věci, o nastávajícím sněmu a úmyslech Čechů toto: "Quattro delli colonnelli giurati gia a S. M, sendo ricercati di giurare hora separatamente alli stati boemi, non havendo voluto ció fare, hanno eletto renuntiare il carico, lasciato parte de soldati loro il servitio et parte andati al soldo delli stati. Si e publicato una dieta in nome di S. M che fra otto giorni dovrä seguire, nella quale si tratteranno ron solo le presenti occorrenze circa il governo e corona di Boemia, ma di pagare e licentiare le gienti tanto di Possa quanto del ré et delli stati. E opinione quasi universale, che S. M non partira di qua, ma che ambeduo li fratelli debbano essere concordi per honore et utile loro et di tutta cása d' Austria et a confusione di chi.cerca disunirli per abbassare, anzi annullare I' autorita propria a fine di rimanere come liberi, che e il principale scopo di questi regnicoli, et per abbollire affatto la religione cattolica.]

[Di Praga li 4 Aprile 1611....]

 

[Tomaso Roncaroli.]






 




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