589.

V Praze, 4. dubna 1611.






Padavin dožeti Benátskému: byl v úterý velmi laskavě přijat králem Matyášem; císař svolal sněm a prodloužil lhůtu až za týden od zítřka, aby se čekalo na vyslance slezské u moravské; někteří myslí, že císař zahájíc sněm osobně, čímž by mnohé získal, jsa mysli, že odstoupí dobrovolně, aby raději získal výhody finanční, a že proto poslal v sobotu Leuchtenberka a Mollarta ke králi s laskavým vzkazem, načež král k němu vypravil Meggaua; stavové zatkli Hannewalda, Hegenmüllera a Welsera a mají v úmyslu celý proces přivésti před sněm a uveřejniti jej; král předstírá,. že nevěděl o zatčeni úředníků, což činí, aby se ospravedlnil v říši; na statky Rožmberkovy bylo posláno vojsko, aby zabránilo protržení rybníků pasovským vojskem; Hornorakušané poslali své komisaře do Pasova, aby jednali o spojení s měšťany; arcikníže Leopold sám přitáhl, aby tomu zabránil.

Orig. vlastnoruční v dvorním archivu ve Vídni: Dispacci di Venezia, Senato III 45, fol. 41-46. A tergo adresa dožeti Benátskému a záznam o doručeni listu: Ricevute a 13.Ť

Sermo principe etc. Martedi doppo mangiare mi assignö il ré Mattias I' audienza alla quale andato, complü con quella Mta con parole generali del suo buon arrivo in questa cittá, della recuperata salute, procurando poi di darle a conoscere la stima che fa la Serta V. di tutta la serma casa d' Austria e della sua persona in particolare. Fui ricevuto e corrisposo con termini di motta humanitä et con assicuratione di tenere egli vero desiderio nella presente occasione et in ogn' altra di dare a conoscere effettivamente all' Eze V. la cordialissima sua dispositione (che tali furono le proprie parole) con la quale haverebbe sempre procurato di far loro cosa grata, et doppo resele le debite gratie et attestatale la paritä d' affetto che quasi col termine sudetto mi ringratiö, di quanto le havevo significato, presi licenza.

In questa cittä doppo le ultime mie di 28 del passato [Viz č. 543] non é seguita altra novitä se non affissa ne' luochi soliti la concessione dell' imperatore per la convocatione della dieta ch' é stata prolongata fino a dimani otto per aspettare gli intervenienti delle provintie di Slesia e Moravia, connesse a questo regno, che sono giä state invitate, e per questo effetto vanno ["hanno" v rk.] esse ancora convocando la sua dieta, il che indica evidentemente la dispositione di effettuare li scritti dissegni; e perché e solito, che le propositioni prime che si fanno nelle diete, siino quelle dell' imperatore, il quale come ré le fa convocare, benche ad instanza dei stati, vorriano alcuni, che S. M ces. personalmente in essa intervenisse, credendo questi, che con la presenza e con parole benigne possi guadagnare l' animo di molti; il che non seguira, se non per altro, almeno per la naturale sua timidita, appoggiata al sospetto d' essere uciso, ch' e stato principio della sua retiratezza. Altri inclineriano, che stante gli andamenti che corrono, e la poca inclinatione che ha S. M alli negotii, che spontaneamente facesse la renontia della corona al fratello, per non aspettare, che le sia levata, a che intendo, che inclini piú per la necessitä in che e constituita, e per avantaggiarsi anco nelle contributioni et in altri ponti; e si crede, che questa sarä una delle propositioni che fara, perche sabbato mandó al ré il langravio di Laitembergh et il consigliero Molart col mezo de quali con occasione di dare le buone feste, fece dire, che si come l' era sempre stato buon fratello affettionato, cosi hora voleva darlene nuovo testimonio, ancorche per ufficii forse di persone che le vivono poco ben affette, le veniva apresso di lui alterata la credenza di questa veritá. Agradi il re, corrisposse all' hora con cortesi parole e poi questa mattina ha mandato il suo cameriero maggiore a far ufficio di complimento.

Li signori stati boemi sopra le confessioni fatte dal Tegnä [T. j. Tengnagl.] (per quanto si dice) hanno fatti priggioni l' Anivalt, consigliero secreto dell' imperatore, l' Equemiler, consigliero aulico, et il Velzel [T. j. Hannewald, Hegenmüller, Welser.] che altre volte fu tesoriero d' imperio, e se bene cesare li ha dimandati, promettendo per loro e concedendo, che si proceda contra di essi, non é stato gratificato, ma ha riportata cortese si, ma generale risposta. Viene stimata di qualche conseguenza la prigionia de tali sogetti inanzi a gli occhi del patrone, ma perche sopra essa nell' imperio et altrove non si facia reflesso, intendo, che li signori stati che hora vanno tirando con diligenza avanti il processo, per portarlo in publica dieta, inclinino poi di publicarlo per attestatione et comprobatione delle loro attioni.

Il ré [Část listu od slov "Il ré in apparenza" až k slovům "li suoi di corte" je psána šiframi, je však přepsána na listu 43, později vloženém.] in apparenza mostra di non ingerirsi in cosa alcuna, ma in effetto tutto proviene da lui, il che dinota chiaramente la presa dell' Anivalt che sempre e stato suo aperto nemico, et la risposta data al' ambasciator di Spagna per gli ufficii fatti per questo soggetto, che e, di non haver parte in niente e di non poter in ció metter le mani, ma tiene questo stile per discolpa di se stesso appreso tutti li principi di Germania con molti de quali pretende havere buona intelligenza, et in particolare con protestanti, il che dicono liberamente li suoi di corte.

Sono state mandate alcune compagnie di fanteria et alcune cornete di cavalleria sopra li beni del signor di Rosembergh, cosi ricercati li signori stati da esso Rosembergh per dubio, che ne' suoi beni non entrino quelli di Possa a rompere alcuni laghi grandi con quali si alagherebbe gran parte di questa città. E quanto alľ andare formatamente all' assedio di quella gente, si è rimesso alla generai dieta, e fra tanto si procura il bando imperiale contra di esse.

Ľ Austria Superiore manda in Possa commissarii per prendere da quei cittadini il giuramento di unione e confederatione con quella provintia; il che, inteso dalľ arciduca Leopoldo, si è spinto a quella volta con cinque cento cavalli per impedirlo, per essere suo vescovato, con pensiero poi di ritornare a Cremaus. Grati etc.

Di Praga li 4 Aprile 1611

Marc Antonio Padavin.




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