171.

V Praze, 19. února 1611.



Nuncius Jan biskup Sarzanský státnímu sekretáři kurie: Leopold se Sulzem, Althanem a Raméem, davše dříve Castiglionem vyšetřiti slabost Oujezdské brány, zmocnili se ji 15. února ráno útokem mušketýrů; Pasovští dostali se za velkého odporu na náměstí; hrabě Turn se Jim postavil, ale byl poraněn a opuštěn od mušketýrů, kteří z rozkazu stavů náměstí hlídali; náměstí a radnice opanovány; Staroměstští pronásledováni dvěma kornetami jezdců, z nichž 60 vniklo přes most a rozsekáno; nuncius viděl s okna střílet; Ramée postavil k domu jeho stráž; kdy i Pasovští počali útočiti na hrad, nařídil císař přiměří; z Pasovských padlo asi 300, z Čechů asi 100; Staroměstští opevnili most a nechtějí pustit nikoho do města, ani parlamentare; Pasovských je přes 6000; čekají 1500 Vallónů; Leopold ubytoval se u Henkla a šel pak k císaři, který byl velmi vesel; ve středu bylo usneseno, že vojsko pasovské a českých stavů bude společně přísahati; to se stalo ve čtvrtek (17. února); Leopold si počíná jako vrchní velitel; včera vyjednávalo se znova bezvýsledně se stavy na Starém městě; Raměe dal na Staré město namířit děla; Staroměstští vztýčili bílý prapor a slíbili přísahu a otevřeni bran, až Pasovští odtáhnou; zítra Leuchtenberk a Mollart půjdou pro přísahu; císař prý poslal list Matyášovi.

Orig. v knihovně Vatikánské: Barberini 6911, fol. 57-60. A tergo adresa státnímu sekretáři kurie kardinálovi Borghese a poznámka připsaná tužkou po doručeni: ťII nuntio sigoverni con prudenza et circonspettione. I mali successi dispiacciono infinitamente a nostro signore ilguale scrive brevi a tutta la casa ď Austria et aguella di Baviera et alii tre elettori ecclesiastici per rimediare inguanto si può....Ť

Illmo et Revmo signore etc. Si conobbe benissimo,gual fusse I animo del Sermo Leopoldo, mentre che essendo la seconda volta ritornato allagente di Possa, si fermò con esso loro, et ne diede poi segno evidentissimo col fatto, perché lunedì notte, venendo il martedì, fecero esso et il conte di Sulz, ï Altan et Rame marciar la fantaria verso la porta del Nois [Brána O újezdská.] del Clansait tre hore avantigiorno dal posto dove erano, et che scrissi con 1 ultime mie, et appunto suľ alba arrivorno alla porta, che ilgiorno avanti fu da essi fatta riconoscere perguello che intesi da Manfrino Castiglione, huomo principale inguesto essercito, per veder, se era necessario di preparare il petardo, che non s adoprò, essendo la porta assai debole et male custodita. La cavalleria seguitò in tempo che potè esser presente allo ingresso, ma per dar colore, che fussero tuttavia accampati, lasciorno da 400 cavalli iguali anco servissero per sicurezza loro.

Giunsero ali alba alla porta, dove convenne, che prima digiongere passasseroguattro ripari, et essendosi digià fatto un corpo di 300 moschettieri, diedero nella porta et assai facilmente la ruppero et diedero addos[s]o ad alcuni pochi huomini che erano allaguardia, inviandosi verso la piazza. Ma ritrovorno contrasto non poco, perché dalla casa ď un calvinista perfidissimo ne furono ammazzati più di 20, come anco dal rotaus et da un altra casa ď un heretico et ď un mercante fianmengo chiamato Snuch (?), intanto che si co-minciorno a veder morti huomini et cavalli. Fece testa il conte della Torre che anco restò ferito in un braccio et nel petto da moschetto et da una picca. Ma fu assai presto abbandonato dai moschettieri che erano in piazza per ordine de Boemi aguardarla. Et il conte di Millesimo [Štěpán hrabě Millesimo, od 1. záři Ibil nejv. komorník nad stříbry (obrister Silberkämmerer); viz o něm pozn. 7 u č. 196.] fece la parte sua honoratamente con due cornette di cavalli deguali ne rimasero morti intorno a 20. Si andorno intanto avanzandoguesti di Possa et si impatronirono della piazza et del rotaus, et essendo venutiguelli di Terra Vecchia al romore, furono seguitati daguesti con due cornette, 60 degualiguando furono dentro, fugettata abasso la porta caditora et furono poi tagliati tutti a pezzi, ammazzandone loro ancora assai buon numero.

Intanto che si facevanogueste attioni, mi levai di letto, non potendo credere, che fusseguello che veramente era, ma restai presto chiaro perché arrivorno legenti nella strada dove habito, et fui ancor ivi spettator di morti et di molte moschettate che furono tirate, dalleguali non fu né anco assente la casa mia, con tutto che io ordinassi, che nissuno tirasse, se bene io ero provisto ď archibugi et di pietre, havendo prima fatta bariccar bene la porta per ogni impeto. Volse poi Iddio, che Rame passasse sotto la porta della mia casa, mi vidde e mi salutò et ordinò ancora, che fusse messo alla mia porta un corpo diguardia per levarmi ogni travaglio ď animo. Il pericolo non fu piccolo, perché molti furono uccisi nelle proprie case, ma io non mi persi ď animo mai.

Cominciorno poi a dar ľ assalto al Racino et del castello per impatronirsene, etgià si erano con botte et con legni accostati assai, intanto che sigiudicava, che se ne sarebbono impatroniti, se bene con molto sangue, Sua Mcommandò, che si suspendessero ¾armi, affine di trovargualche temperamento come successe.

Fu commodita traguesto tempo di riconoscere i morti, et se bene si diceguantitàgrandissimma, tuttavia perguella notitia che io ne ho potuto havere vera, ritrovo esser morti da 300 diguelli di Possa traguali due capitani di fantaria, uno di cavalleria et un Iuogotenente, tutti huomini di molto valore. De Boemi da 100; ferito il conte della Torre et Un Chinzchi nobile et principale [Následují všeobecné zprávy o vybíjeni klášterů v Praze.]

Cominciorno poi [Totiž Staroměstští.] a terrapienare la porta del ponte, la torre et 1 hospitale, allivellando 3 pezzi per loro difesa, non ammettendo alcuno, né anco per parlamentare, non havendo pur voluto sentire un araldo mandato per ordine di Sua M.

Legenti di Possa sono poco più di 6 mila, havendone lasciati a Butbais 500 fanti, 300 a Tabor et 200 a Cremau. Ma aspettano 1500 valloni digueli che erano in Alsatia, et fanno adesso 24 compagnie di fanteria.

Voleva Sua Azza andare nelle prime file, ma il conte di Sulz lo sconsigliò, et così entrò conguardia di due cornette et due compagnie doppo la presa del Clansait et andò ad ha-bitare in una casa vicina alla mia ï un mercante heretico molto ricco, chiamato 1 Enckel. [Lazar Henkel.] Si andò negotiando et Sua Azza il doppo pranso del martedì andò da Sua M che stava, perguanto mi fu riferto, molto allegra, et finalmente si concluse mercordì sera, che si dovessero unir legenti di Possa et le boheme insieme et che desserogiuramento di fedeltà a Sua Mta di dover salvare il regno et i suoi privilegi con le provincie unite con li stati del regno; il che fu poi fattogiovedì doppo desinare in campagna dove uscì 1 arciduca vestito di color di capelli, con piuma, spada dorata a canto,goletta di ferro et bastone in mano comegenerale diguellegenti. Et esso fu il primo agiurare le cose predette in mano del signor langravio, [Lantkrabi z Leuchtenberka.] et signor di Molari, consigliero secreto a nome di Sua M. Et subito si levarono leguardie del castello, continuandosi però a tener tutta la nottegrosso corpo diguardia alla casa dove sta Sua Azza, che è tuttaviagui a basso et al capo del ponte.

Hieri di nuovo si cominciò a parlamentare et disseroguelli di Terra Vecchia, che erano sempre stati fedelissimi a Sua Mta, et volevano essere ancora. Dubitavano con tutto ciò diguestagente di Possa et volevano esserne assicurati, procuravano, che si dessero ostaggi dali una et dalľ altra parte. Et perché si dubitava dalla parte diguesti, che russerò inventioni per essimersi dal prestare 1 ubbidienza dovuta, il Rame fece piantar sette pezzi per batter la Terra Vecchia in una parte assai vicina et dallaguale potevaguella Terra ricevergran danno; fece ancora condur due altri pezzi al ponte per batter la torre, il che veduto daguelli di Terra Vecchia, fecero alzar un stendardo bianco et hanno finalmente mandato a dire, che la fedeltà loro non merita, che si piantino tiri contro di essi, essendo prontissimi agiurare al loro ré coronato, ma non da coronarsi. Che non vogliono aprir le porte, se primaguesta soldatesca di Possa non è lontana 15 leghe.

Domani anderanno li sudetti signori langravio et Molari a ricevere ilgiuramento, et forse s anderanno disponendo a poco a poco ad altro per la total conclusione del negotio.

Ho inteso, ma non ľ affermo per vero, che Sua Mta manderà dimani con sue lettere al re Mattias, perché non si mova, volendo Sua Mta procurare per ogni via di licentiarguestagente, laguale intanto non farà danno ad alcuno; ma, se vorrà venire avanti, che si diffenderà

Praga li 19 di febraro 1611....

 

Giovanni Battista vescovo di Sarzana.






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