134.

V Praze, 14. února 1611.



Giuliano Medici státnímu sekretáři toskánskému: koruna převezena na hrad 7. února; císař, dohnán českými stavy, 8. února svolal poradu, v niž Leopold řekl, že Ramée přitáhl, aby zachránil císaře, protože ví o spiknuti českých stavů s Matyášem na jeho vyhnáni; císař vyslal k Pasovským, aby se vrátili, oni však přitáhli 10. února k Berounu; v Praze poplach, češti stavové šli na hrad ozbrojeni, obsadili jej a vyzvedli děla, k císaři poslali nejv. pukrabí a kancléře; císař vypravil k Pasovským Leopolda, jenž se vrátil 12. února s žádosti, aby se Čechově spojili s Pasovskými k obraně císaře; stavové si vyžádali lhůtu a pak odpověděli, že k obraně císaře by byli ochotni se spojiti, aby se však Pasovšti vrátili; Pasovšti včera ráno přitrhli ku Praze, kde bito na poplach, a usadili se v Břevnově, kde jsou též Leopold, Sulz, Althan a Trauttmansdorf; večer k nim vyslal císař Abrahama z Donina, aby je obrátil, dnes ráno byl znova poplach, když se přiblížilo několik setnin; císař je v úzkostech a sotva chtěl, aby přišli až ku Praze, nemiluje blízkost nebezpečí; vyslal přece poselství k Matyáši, aby netáhl do Čech; ovšem se myslí, že potají byl vzkázán opak od velké části stavů.

Oríg. ve státním archivu ve Florencii: Codice N. 4366, carteggio universale. A tergo adresa státnímu sekretáři toskánskému cav. Vinta.

Serenissimo Signore!

 


Lunedì notte [T. j. 7. února; patrně má na mysli dobu večerní "notte je řečeno hyperbolicky.] arrivò la corona del regno laguale fu posta da Bohemi con i loro privilegii nel duomo in castello, dove sotto spezie diguardarla posero una buona mano di moschettieri, et martedì [T. j. 8. února.] S. Mincalzata da loro fece [Následující odstavec a dále velmi mnoho částí listu jsou šifrovány; šifrovaná místa v tisku jsou označena proloženým písmem.] chiamare il consiglio et alla presenza sua il Sermo Leopoldo con ilguale si risentì molto, che senza sua saputa havesse fatto entrareguestegenti in Boemi a, ilguale si scusò con non havere saputo niente, ma che cera un mandato del Rame che ne direbbe a S. M la cagione, laguale fu, che havendo saputo, che il ré Matthias haveva intelligenza con molti Bohemi in modo, che in termine di 24 hore sarebbe stata cacciata diguesto regno, haveva presoguesto partito per salvezza sua, che essendo sua Mtocca inguesto le preme al vivo, mostrò di restare assai placata, ma in ogni modo ordinò, che il conte di Sultz, Altam [T. j. hrabe Michal Adolf Althan.] et Trauttmettstorf [T. j. Adam z Trauttmansdorfu.] andassero a trovare lagente, per farla tornare indietro a Cremau; che partirono il medesimogiorno per la volta di Thabor, dove, come doveva esser digià incamminata, et però ileontenondoveva haver voluto partir prima, non la trovorono altrimenti, essendo digià partita di Thabor, havendo volto alla man manca, et se nera venuta alla volta di Praga, dove si sentìgiovedì [T. j. 10. února.] notte, che fussero arrivati a Beron, tre leghe lontano digui.

Et si messe congran rumore in armi tutta la città. Et ilgiorno andorono tutti i Bohemi armati in castello dove posero maggior numero digente assai, dando anco di mano alľartiglieria che vi è, laguale hanno distribuita in diversi luoghi.

Et essendo iti il burgravio et ilgran cancelliere da S. M dicendoli, che sotto la sua fede imperiale havevono trattenuti Boemi, appresso iguali restavano ingrandissima contumacia, S. M ordinò al Sermo Leopoldo, che andasse egli aguietareguesti soldati et fargli tornare indietro; che essendo S. Azza Serma andata, ritornò sabato [T. j. 12. února.] mattina con riferire, che essi eronoguivi per difesa di S. Msapendo, che dal ré Mattiasgli voleva essere levatoguesto regno, et che, se i Bohemi non sunirono con loro, sarebbono fra poche hore stati a Praga per morire a piedi di Sua M. Il che è la prima p edina che si muove per venire poi alii altri fini che scrissi a V. Azza la settimana passata, [Srovn. depeši Mediciho ze 7. února pod č. 94.] che i Bohemi risposero havere bisogno digualche spazio di tempo per poter consultareguesto negozio. Et intanto ritornò S. Azza da soldati per trattenergli, sinochè venisse la risposta, laguale fu, che i Bohemi sarebbon sempre pronti a unirsi a difendere Sua Mta et che, non occorrendo altro perguesto, se ne tornassero a Cremau.

Di che dovettero restare poco contenti, poiché hiermattina suľhora del desinare si sentì, che fussero arrivati una lega vicino a Praga et sandassero tuttavia accostando, che subito si cominciorono a sonare le campane a martello et mettersi in armi tutta la città, dove ègrangente, magran mancamento di ordine et poca unione perladiversità dellereligionichegenerano traloro molta diffidenza. Et hiersera alloggioronoguestegenti a Santa Margherita vicino un miglio italiano digui, dove è restato con loro il Sermo Leopoldo, dicendo, che sta là per contenergli, et vi sono ancora comparsi il conte di Sultz, Altam et Trauttmettstorf. Et hiersera S. M vi mandò Abramo di Don, [Abraham z Donína.] comandando loro, che se ne tornassero in dietro a Cremau, che intanto darebbe loro patenti di suoi soldati, che sino ad hora non ľhanno che del Sermo Leopoldo, etguivi riceverebbono sodisfazione tale da potersi contentare. Et sin a hora non cè risolutione nessuna, et intanto stamani passando alcune compagnie loro poco lontano dalla città per andare a alloggiarsi in un villaggio nel Tirigort, [T. j.,Thiergarten, obora.] fu data unagrandissima alľarme con restareguesto negozio intrigatissimo, perchéguesti di fuora dicono di venirgua per difesa di S. M, i Boemi dicono di volere difendere lui et loro stessi da loro, et egli che si trovainmano diBoemi, si può credere, inguanto timore sti a, sentendosi, che non dorma et non trovi riposo nessuno, restandogliguesto regno solo, etin numero digenti che tutte due sono ľunacontroľaltraetmezzi abbottinati contro di lui, et se bene talvolta, conforme alla sua varietà, può essere, che habbia acconsentito, che venghino innanzi, ma che si accostino tanto innanzi a Praga, [no]; [V rk. místo,no chybně:,in Matthias. To je patrná chyba buď v šifrách neb v transkripci; vznikla snad záměnou šifry pro Matyáše za šifru jinou.] si tiene, che sia stato sempre constantissimo a nonhavere a vedere pericoli tanto vicini; et a reguisition sua sono partiti per Vienna il Wolstein el conte ďOlacch con altriguattro delľ ordine de nobili et de cittadini [O poslání Adama ml. z Valdštejna a Jiřího Fridricha z Hohenlohe a ostatních vyslanců viz hlavně č. 112, kde je instrukce k tomuto poselství z 11. února.] a dire al ré, che non si muova, perché loro si metteranno di mezzo, perché si licenzii lagente delľ una et ľaltra parte, et che volendo il ré entrare contro la voglia loro, verrebbe a pregiudicarsi ali aspettativa diguesto regno secondo i compattati che fecero con lui, ma molti vanno dubitando, che sottoguesta publica commissione non ne sia una segreta di tutto il contrario di buona parte delli stati igualivedendosi horagueste finte addosso, non ardiscono scoprirsi [Připojuje zprávy z Vídně a vypravuje dále o psáni královny španělské Leopoldovi, v němž neschvaluje jeho počínáni, o breve z Říma pro Leopolda v téže věci a jeho odpovědi. Na konci vypravuje souhlasně se zprávou nunciovou a Padavinovou, jak předevčírem (Meri secondo) žádal Leopold nuncia i španělského vyslance, aby jednali s českými stavy o spojení vojska pasovského se stavovským, a jak byl odmítnut.]

Di Praga li 14 di febbraro 1611....

 

Giuliano Medici.






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