35.

V Praze, 17. ledna 1611.



G. Medici státnímu sekretáři toskánskému: češti stavové nejsou spokojeni s odpovědi císařovou z 10. ledna ani s odpovědi, kterou jim dal císař po arciknížeti Leopoldovi, chláchole je poselstvím do Vidně; rozhodli se najmouti 1500 koni a 3000 pěších a zachovati se podle ustanoveni smlouvy libeňské; nyní to musí oznámiti císaři, aby to mohli uskutečniti; nejvíce se o to zasazuji Turn a Vilém z Lobkovic; císař odkládá a neví si rady; na plesu šlechty, pořádaném vévodou Brunšvickým se velmi brojilo proti císaři.

Orig. v státním archivu ve Florencii: Cod. 4366, carteggio universale. List je adresován státnímu sekretáři cav. Vinta.

Sermo signore. I bohemi non essendo punto restati sodisfatti della risposta che dette loro S. M lunedì, [T. j. 10. ledna; srovn. i. 21 a 23.] di nuovo fecero instanza ďaudienza protestandosi che se per tutto giovedì [T. j. 13. ledna; stavové celou tuto dobu se marné domáhají audience u císaře, srovn. též č. 25. Též ze 17. ledna máme zpráva v depeši Tomáše Roncaroli-ho vévodovi Parmskému z Prahy (v státním archivu neapolském: Carte Farnesiane 129 fase. 8), že stavové také toho dne se domáhali audience: ťAnco guesta mattina volevano farsi sentire de S. Mtà gual non li ha voluto udire.Ť] non erono ascoltati, piglierebbono guel partito che paresse loro più a proposito per servizio di S. M et loro, [la guale fece loro la guale gli fece loro v rk.] dal sermo Leopoldo rispondere, che si guietassero, perché manderebbe il duca di Bransuicch et il conte di Zoller a Vienna [Srovn. pozn. z u. č. 28.] a sincerare il re che guelle genti non sono lì in offesa sua, ma solo per passo, et che se guesto non basterà, ali hora S. M darà licenzia che armino, di che ancora sono restati poco sodisfatti, dubitandosi di non essere trattenuti artifiziosamente, per fare intanto venire gueste genti in Bohemia, mentre si trovano disarmati; onde hanno risoluto di volere fare mille cinguecento cavalli et tremila fanti, et di più di volere stare alle capitolazioni accordate tre anni fa col re Matthias, Vztahuje se k smlouvě uzavřeně v Libni 24. června 1608; srovn. pozn. 2 u č. 9.

secondo che da lui ne vengono richiesti, sicome altra volta scrissi a V. Azza Serma B), punto molto fastidioso per S. Mces., di che devono hora dar conto a S. M per mettere mano alľ exeGuizione, la guale è sollecitata assai dal conte della Torre et da guglielmo Poppel, [Hendrich Mates hrabě Turn, nejvyšší jenerállejtnant českých stavů, a Vilém starší Popel z Lobkovic, volený ze stavu panského do komise ustanovené k defensi země; srovn. pozn. 1 u č. 1.] capi degľ eretici, che in particolare il Poppel sta molto sdegnato ďun poco di bravata che gľha fatta il serm0o Leopoldo; et S. Mta va adesso procrastinando il più che può, cercando di far persuadere a guesti bohemi che è risoluto di volere che si licenzino gueste genti, nel che a ogni hora si muta secondo le paure et pericoli che gli sono rappresentati da una parte et ľaltra, i guali egli va accrescendo per tutti i versi con la sua solita irresolu zione Il duca di Bransvich.... mercoledì [T. j. 12. ledna.] sera hebbe un disgusto segnalatissimo da S. Mta, perché havendo ordinato con grandissima spesa una nobilissima festa nella guale haveva a intervenire il sermo Leopoldo con tutta la nobiltà che si trova a Praga, sì di cavalieri come dame, dove shaveva a fare il re della befana [Befana (epifanìa), lidová stavnost tøíkrálová s průvody; re della befana asi tolik jako masopustní král.] secondo ľuso di Francia, S. Mta mandò a dire che non sapeva che in Bohemia ci fusse altro re che lui, et che però si lasciasse stare, come si fece guesto particolare, ma nel resto si fece il banchetto et vi si ballò con gran mormorazione et poco rispetto delľ imperatore, [Podtrženo v rk.] non vi essendo però stato il sermo Leopoldo

Di Praga.... li 17 di gennaro 1611....

 

Giuliano Medici.



 




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